François Bonjour, artista svizzero nato nel 1948 e cresciuto tra Torino e Lugano. La sua formazione è un compendio di architettura, arti decorative e tecniche di rappresentazione visiva. Dopo i primi esperimenti nel tessuto artistico e intellettuale preseduto dal critico Walter Schonenberger, la sua progettualità si assesta su un format pittorico divenuto presto marchio di fabbrica.
Bonjour è ossessionato dal libro, dalla carta, dalla parola, dal racconto, elementi imprescindibili di un modus operandi che si snoda lungo i percorsi della poesia visiva e fino al Surrealismo, percorre l’Informale e conosce il Nouveau Réalisme. Il libro, vivisezionato in tutte le sue componenti - da quelle più tattili a quelle letterarie e formali - è per l’artista l’archetipo di un tempo che non c’è più: nelle sue opere sono citati, in maniera più o meno evidente, i fantasmi di volumi enciclopedici sui quali era per tutti abitudine ricercare la verità, ora sostituiti da database che si sfogliano con un ‘click’.
Dentro a un sentore nostalgico e anti-tempo, Bonjour indaga le possibilità della materia letteraria attraverso i linguaggi propri di quella artistica. Alla maniera di Jorge Luis Borges, per il quale basterebbe un solo volume, di formato comune, stampato in corpo nove o in corpo dieci, e composto d'un numero infinito di fogli infinitamente sottili, ‘la biblioteca di Babele’ dell’artista inscrive un unicum visivo che si compone di un’infinità di singoli episodi narrativi, capitoli distinti di un solo grande ‘libro’. Strappando all’usura pagine di antichi manoscritti, Bonjour assembla su tavola o tela diversi media suggellandoli con il gesto pittorico.
E’ questa la sua inedita enciclopedia di simboli. Messaggi scampati al naufragio e chiusi in una bottiglia. Gli stessi di un marinaio che raccoglie codici e messaggi cifrati dove distillare l’essenza di un viaggio che equivale alla storia della propria vita. I quadri di Bonjour sono pillole di umanità che attraversano i temi della memoria e sono espressione di amore per la scrittura e di tensione spirituale per l’estetica dell’arte. A intrigare l’immaginazione dell’artista sono le possibilità di stravolgimento e di costruzione di rebus che la tecnica del collage permette di mettere in campo.
L’intero corpo di lavoro spalanca davanti agli occhi dello spettatore una serie infinita di Messaggi e Finestre. Le pagine di storia e storie che l’artista ricostruisce fanno pensare a un personaggio alle prese con la crudeltà del tempo ma che, in un mix di costanza creativa e credenza immaginifica, cerca e trova la possibilità di riscatto attraverso la complessa geometria di un puzzle dove il singolo pezzo può disegnare il tutto solo se collegato agli altri che insieme lo compongono.
La scrittura per Bonjour è fatta sia di lettere che di numeri e vive crittografata dentro a un caleidoscopio iconografico nel quale si alternano altri frammenti simbolici: ritagli di sagome con la forma di piume, foglie o forse di pesci e di coltelli. I suoi collage bidimensionali, navigano su campiture di fondi ‘a plat’, in prevalenza di bruni, coi toni dell’inchiostro, della matita e del carboncino e grigi sfumati alternati su carte bianche o color cartone. È questo un repertorio cromatico proveniente dall’Informale di Alberto Burri ma con quel profilo meno astratto, diversamente figurato, reduce della fantasia compositiva e ludica di Enrico Baj. Partecipano da una parte l’intimismo della maestra del ‘diario’, la sarda Maria Lai, e il realismo linguistico di Nanni Balestrini, fondatore del Gruppo ‘63. Allo stesso tempo, però, tra pagine cucite e ritagli sintattici, l’artista esprime nella composizione dello spazio visivo la ieraticità classica del Morandi pittore e il surrealismo atipico della fotografia di Man Ray, dove si sovrappongono esposizioni e ombre di oggetti di diversa natura e forma.
François Bonjour utilizza collage di lettering con citazioni incrociate tra il mondo delle parole e quello delle immagini. Lo fa sia nelle opere su tavola e tela, sia nelle sculture dove il libro diventa un simulacro destinato all’osservazione da museo piuttosto che alla lettura tra mura domestiche. In questi ready made tridimensionali l’artista congela e fa assurgere il libro a valore archetipo che prende forma nella sua fascinazione come oggetto scultoreo, da osservare più che da consultare. Per dirla con il sociologo McLuhan, il medium – in questo caso artistico - diventa il messaggio in senso stretto e non viceversa, tanto da stravolgere le prospettive di visione e d’interpretazione dei contenuti espressi da ciascuna opera. Quelli delle frasi intraviste, dei titoli, delle citazioni, messe lì per una qualche ragione non solo estetica.
Non è un caso che, proprio tra le sculture, rimbalzi agli occhi la cover del romanzo del 1927 di Rosamond Lehmann, Dusty Answer, tradotto in Italia con il titolo Risposte nella polvere. Il libro mette in scena il gioco dell’inversione delle parti ricordando che, per ogni situazione, è possibile adottare punti di vista diversi tra loro. Questione di prospettive.
Le risposte oggi si cercano nelle verità incontrovertibili proposte dalle fonti eteree del web, abbondonata la pesantezza di vecchie enciclopedie, dentro ad archivi online, da wikipedia a scendere. Bonjour ci ricorda che le risposte possono trovarsi anche da un’altra parte. Il suo è un suggerimento, criptato come gran parte dei suoi messaggi. Nelle pieghe, nelle intercapedini, negli angoli bui. Le risposte sono nelle cose e nella loro polvere ed è lì che l’artista rivela, con un soffio, una biblioteca che non ci aspettavamo di trovare. Sono impronte le sue, tracce di quei fossili che la velocità della storia contemporanea rischia di cancellare e che qualcuno come lui si preoccupa di conservare.
François Bonjour è stato uno dei nove artisti italiani e svizzeri invitati a esporre le proprie opere alla mostra internazionale "Utopie e visioni del Modernismo. Nove interpretazioni" che si tiene in marzo e aprile 2011 presso la SpazioOfficina a Chiasso su iniziativa del Comune e Assessorato alla Cultura , e curata dal critico d'arte Dalmazio Abrosioni. In quell'occasione è stato assegnato un premio al primo Premio Arte Contemporanea di Chiasso da una giuria composta da Luigi Ficacci, storico dell'arte e il sovrintendente per i beni culturali di Bologna, Ferrara e le province di Romagna; Luigi Sansone, critico d'arte a Milano e New York; Alberto Nessi, scrittore e poeta; Dalmazio Ambrosioni, curatore della mostra; Nicoletta Ossanna-Cavadini, direttore del m.a.x. Museo e responsabile del settore arte figurativa a Chiasso.
Solo exposition
1971 Galleria Tonino, Campione d’Italia, catalogo
1977 Galleria del Bosco, Bosco Luganese, catalogo
2002 Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni, Lugano, catalogo
2004 Galleria “La Colomba”, Lugano, catalogo
Galleria “Fondazione Patelli”, Locarno, catalogo
Cavalier Pellanda, Biasca, catalogo - antologica
2005 Compagnia del Disegno, Milano, catalogo
2006 Mosaico, Chiasso, catalogo
2006 Totem - Il Canale, Venezia, catalogo
2007 Macelleria D’Arte, St. Gallo, catalogo
2008 Rivabella, Magliaso
2008 Banca del Sempione, Chiasso, catalogo
2008 Chiesa San Rocco, Ponte Capriasca, catalogo
2009 Galleria Bertoni, Zurigo, catalogo
2009 Totem - Il Canale, Venezia, catalogo
2010 Galleria Mazzi, catalogo
2010 Galleria Ostrakon, Milano, catalogo
2011 Spazio Ambiente, Locarno, catalogo
2011 All’Angolo, Mendrisio
2014 Eroici furori – Arte contemporanea, Milano, catalogo
2015 Galleria Unique, Torino, catalogo
Esposizioni collettive
1967 Monteprandone, Abruzzo
1970 Bosco della Capra, Vergiate
1975 Accademia di Cultura e Arte, Serravalle Sesia
1978 Centro d’Art et d’Histoire, Neuchâtel
Centro Internazionale d’Arte, Stabio
1981 Galleria SPSAS (Casa Rusca), Locarno
2003 Museo Casa Cavalier Pellanda, Biasca
2004 Museo Vela, Ligornetto
Galleria “La Colomba”, Lugano
2005 Pinacoteca Züst, Rancate
Compagnia del Disegno, Milano
2006 Galleria “La Colomba”, Lugano
Compagnia del Disegno, Milano
2007 Galleria 44 Genova
Galleria “Macelleria d’Arte”, St. Gallo
“40 Tonino”, Campione d’Italia
“Disegno sogno”, Cavalier Pellanda, Biasca
Visarte-Franscini, Museo Villa Ciani, Lugano
Bianco e nero, Casa Rusca, Locarno
Interscambio Catania, Italia (Macelleria d’Arte)
2008 Interscambio Macelleria d’Arte – Banca di Sondrio, St. Gallo
Interscambio Roma (Macelleria d’Arte)
Manifesto Visarte
Arteperarte Flash, Giubiasco
Galleria Weiss, Tremona
2009 Arteperarte Flash, Giubiasco
2010 Arteperarte Flash, Giubiasco
2011 SpazioOfficina Chiasso,
“Visioni e utopie della modernità. 9 interpretazioni”, catalogo
2011 Sala San Rocco, Lugano, “Powder”, catalogo
2011 Artisti di Visarte all’Officinaarte
2011 Galleria “Antichi furori”, Milano
2012 Galleria “Bertoni”, Zollikon-Zurigo
2012 Italia Arte ”Fondazione AEM”, Milano
2012 Italia Arte “Museo regionale di scienze naturali”, Torino
2012 Galleria “Mosaico”, Chiasso
2012 Italia Arte “Galleria Brehova”, Praga
2012 Zonak “Flussi contemporanei”, Milano Arte, Milano
2012 “Istituto italiano di Colonia”, Colonia
2012 “Arteperarte flash”,
Giubiasco CH
2012 “Berliner liste”, Berlino
2012 “Visarte” Casa Serodine “Museo d’arte moderna”, Ascona
2012 Italia Arte, Miami river
art fair,
Miami Florida USA
2013 Gewölbe Gallerie “Funt Tessiner Künstler”, Biel - Bienne
2013 Unternationale Kunst Messe, Zurich
2013 Arteperarte, Flash, Giubiasco
2013 Museo del Vaticano, “Ad Aeternum”, Roma
2013 “Museo d’Arte Ascona”, Visarte Casa Serodine
2014 Biennale della Liguria
Fondazione Oddi, Albenga
2014 Biennale Germania, Museo Altes Dampfbad, Baden-Baden
2014 Biennale d’Arte Montecarlo Hotel de Paris, 20-24 giugno