Pino Di Gennaro nasce a Troia, in provincia di Foggia, il 20 ottobre 1951. Studia a Milano al Liceo Artistico; si diploma in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Attualmente è docente di prima fascia all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
L’intensa attività dedicata alla didattica e all’insegnamento della scultura si esplicita nella stesura del testo scolastico, di vasto consenso, “I modi della scultura”, Editore Hoepli.
La scultura di Pino Di Gennaro abbraccia la modalità “per via di porre” anziché “per via di levare”. Le sue opere racchiudono il risultato sapiente della modellazione di materiali morbidi quali la creta, la plastilina, la cartapesta e, solo ultimamente, la cera.
Nell’esaltare l’espressività del singolo materiale, lo scultore abbina materiali poveri a materiali nobili: cartapesta e acciaio; cera e bronzo; cartapesta e piombo. Preferisce il bronzo per le opere all’aperto, usando la tecnica della fusione a cera persa, declinata nelle sue numerose possibilità espressive; esalta il colore del materiale se trattato con acidi e pigmenti; con la lucidatura a specchio ne esalta luminosità e preziosità.
La poetica artistica dello scultore è volta alla funzione sociale della scultura negli spazi urbani quale possibilità di concorrere a migliorare la qualità estetica dei luoghi, l’identità e la qualità di vita degli abitanti valorizzando il rapporto scultura-architettura, nel favorire momenti di interazione tra lo spazio l’opera d’arte e il suo fruitore.
Nel 2011 pubblica il Manuale di Scultura per le edizioni Hoepli.
Biography
Pino Di Gennaro was born in Troia, in the province of Foggia, on the 20th October 1951. He studied at an art lyceum, in Milan and graduated in Sculpture at the Accademia delle Belle Arti di Brera (Fine Arts Academy of Brera, Milan).
He currently works as a professor at the Accademia di Belle Arti di Brera, in Milan.
His regular teaching and research activity led to the completion of a widely acclaimed school text, 'I Modi della Scultura' (Types of sculpture), published by Hoepli.
The sculpture of Pino Di Gennaro embraces the methodology of 'adding up' rather than 'taking out'. His works convey the knowledgeable outcomes of moulding soft materials such as clay, plasticine, papier-mâché, and, only recently, wax.
In enhancing the expressiveness of each single element, the sculptor combines poor materials to more refined ones: papier-mâché and steel, wax and bronze, papier-mâché and lead. Di Gennaro prefers bronze for outdoor works, adopting the lost-wax casting technique in its numerous expressive possibilities; it enhances the colour of the material if treated with acids or pigments, whilst mirror polishing exalts its preciousness and brightness.
The evocative style of the sculptor is aimed at the social role of sculpture in the urban fabric, that opportunity of participating in enhancing the aesthetic quality of places, the identity and quality of life of people, adding value to the relationship between sculpture and architecture, in order to propose opportunities for interaction between the space, the artwork and its users.
In 2011, he completed the book 'Manuale di Scultura' (Sculpture Manual), published by Hoepli.
Esposizioni
Le sue opere sono presenti in numerosi spazi pubblici: tre grandi sculture-fontana “Monumento alla Pace” piazza di S. Secondino, Comune di Troia, 1997; Cimitero Monumentale di Bruzzano, Tomba della Famiglia Antico scultura “Quelli che vanno”, 1998; “Scultura tattile” per non vedenti installata nel centro storico di Gallarate su commissione del Lions Club Gallarate Seprio, 2004; Nuova Biblioteca Comunale del Comune di Somma Lombardo scultura “Memorie di segni ritrovati”, 2004; Scultura per non vedenti “Alghero una città da toccare” installata nel centro storico di Alghero su commissione del Lions Club Alghero, 2005.
Vincitore del Concorso Nazionale per un’opera d’arte da ubicare nella nuova sede degli Uffici Giudiziari e Servizi Minorili di Sassari, installazione delle sculture “Pilastri del cielo”, 2005.
Espone in numerose mostre personali tra le quali: Frammenti di spazi celesti, Galleria San Fedele, Milano1995, Mostra antologica, Civica Galleria d’Arte Moderna, Gallarate 1991, Pilastri del cielo, Fondazione Luciana Matalon Milano 2003, Segni e scrittura, Spazio Zero Arte Gallarate 2004, Il colore della scultura, Sale d'arte Città di Alessandria 2008, Sculture, Galleria Arianna Sartori, Mantova 2010, La Materia della scultura, Spazio Hajech Liceo Artistio di Brera, Milano 2011, La formica e le cicale, Palazzetto dell’Arte e Sala Propilei, Museo Civico, Foggia 2012. L’enigma Paesaggio, Scuderie Aldobrandini, Frascati 2013.
La sua opera è stata presentata in molte esposizioni collettive in Italia e all’estero.
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