13 gennaio – 13 febbraio 2019
Opening: giovedì 13 marzo, ore 18.30
Negli ultimi dieci anni Steve Panariti ha girato il mondo, immortalando modelli per i grandi brand e, allo stesso tempo, documentando la vita "vera" dietro le quinte. Con la polaroid e la pellicola ha fotografato ciò che accade dietro la macchina fotografica: gesti, sguardi sospesi e affaticati di modelle sorprese nei momenti di relax, di ignari addetti alle pulizie e di semplici passanti che trasmettono, tutti, un senso di disagio ed inquietudine.
Questa raccolta di immagini di backstage viene per la prima volta esposta nella mostra "Juice" alla Unique Gallery di Torino dal 23 marzo al 23 aprile. Le fotografie, nell'apparente e ricercato disordine espositivo, mostrano l'invisibile nel visibile e rendono protagonista il "fuori fuoco", dando un'identità alla scena relegata in secondo piano.
TESTO CRITICO DI CORINNA CONCI
Gli occhi non ci sono perché a volte esiste qualcosa che va oltre lo sguardo. Panariti usa un paradosso percettivo per presentarsi: su una fototessera che lo ritrae giovanissimo interviene privandosi della vista. Quest'immagine per un fotografo è una contraddizione in termini che sembra introdurre la poetica della mostra, interrogandoci sulle caratteristiche dell'invisibile/visibile.
Juice si propone così come un laboratorio dove trasformare il "fuori fuoco" in materia non più immaginata né immaginifica, ma crudamente reale e finalmente protagonista. Si tratta di un puzzle di quotidiano dove compaiono abitanti senza nome di spazi periferici, architetture vuote e luci abbandoniche della fine del giorno.
"Non saremo mai più giovani come stanotte" sosteneva sempre Buster Casey, ogni notte lasciamo andare un po' della nostra purezza e della nostra audacia.
Emerge dalle fotografie quel concetto che è nell'atteggiamento imprudente dell'adolescente, lo stesso di chi perde coscienza addormentandosi per strada. La fragilità dell'essenza svela la nostra parte difettosa, quella che non ha vergogna, capace di sporcarsi perché spesso a contatto con il suolo. Ciò che di prassi non piace, quell'angolo di noi che vogliamo tenere nascosto, che esiste ma non si può illuminare. Questa parte che non vuole responsabilità ha altro a cui pensare, qualcosa di più importante: stare nell'instabilità che più si avvicina all'autenticità della vita. E in questo modo si è forti, molto di più di quello che si può credere. Perché forse è solo così che si arriva al punto, al senso, al succo.
PROGET UNI4UE
Il progetto UNI4UE, alla sua inaugurazione nel centro culturale ed artistico di Torino, nasce grazie all’intuizione della Galleria Unique di dovere e potere far fronte alla capitalizzazione dell’opera, ad un mercato chiuso che priva l’artista di esporre pubblicamente i suoi lavori.
Il progetto Uni4ue consiste in otto differenti mostre che vogliono definire e raccontare la nostra società contemporanea.
Sono due gli scopi principali del progetto: il primo è quello di assistere l’artista stesso nella promozione all’interno di una galleria attiva da anni nella sfera italiana ed europea; il secondo obiettivo, non meno importante, è quello di educare il pubblico alla storia dell’arte realizzando delle mostre-capitolo che hanno il tentativo di sistemare il caos concettuale e visuale dell’opera d’arte nel XXI secolo ordinando – naturalmente - le motivazioni personali, sociologiche e artistiche.
In un processo auto-distruttivo dell’economia fisica del processo artistico, Galleria Unique desidera riabilitare alcune esigenze umane come l’apprendimento del nuovo, la conoscenza dell’arte e lo stato interpretativo come modus operandi della critica.
Exhibitions- chapter
Ogni Mostra-Capitolo ha lo scopo di identificare otto caratteristiche della società contemporanea, inserendo una tipologia artistica adatta ad ogni campo semantico. Con lo scopo di unire 5 artisti per mostra-capitolo (4 opere + 1 per ogni artista), tale progetto vuole offrire l’esatto spazio espositivo ed artistico inserendo ogni artista in un progetto sociale e critico, entro una struttura capace di sostenere l’arte e la comunicazione tra oggetto e soggetto.
Utilizzando la scheda di partecipazione, ogni artista dovrà indicare, oltre le varie informazioni richieste, tre preferenze di mostra delle otto mostre-capitolo (esempio: Fotografia realista, Oggetti, Corruzione), affinché Galleria Unique possa valutarne la sua aderenza teorica e pratica.
More info: Valerio Mazzetti Rossi, Art Curator - artcurator.galleriaunique@gmail.com - FB: VMR